12 Ottobre 2024, 7:33
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Bofrost: «La sicurezza della catena del freddo è garantita fino in casa»

di Annarita Cacciamani
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Intervista a Enrico Marcuzzi, Direttore Marketing di Bofrost Italia: «La nostra storia inizia con l’intuizione di consegnare prodotti surgelati a domicilio».

«La spesa di carne delle famiglie italiane è guidata sempre più dall’attenzione verso la sostenibilità della filiera alimentare, le certificazioni e la provenienza dei prodotti», sottolinea Enrico Marcuzzi, Direttore Marketing di Bofrost Italia, azienda di prodotti surgelati. Il manager evidenzia inoltre l’attenzione di Bofrost verso la qualità delle carni proposte e il benessere animale, per cui ha avviato diverse iniziative.

Enrico Marcuzzi, direttore marketing di Bofrost Italia

Quando è arrivata Bofrost in Italia e come si è sviluppata nel nostro Paese?

La storia di Bofrost Italia inizia nel 1987, quando l’imprenditore Edoardo Roncadin, friulano con una lunga esperienza imprenditoriale in Germania nel settore alimentare, decise di esportare in Italia il modello della tedesca Bofrost, già allora un colosso della vendita porta a porta di specialità surgelate. Questa modalità era allora del tutto nuova per l’Italia. L’intuizione ebbe successo e la clientela apprezzò immediatamente la combinazione vincente di qualità dei prodotti, superiore a quella della grande distribuzione organizzata (GDO), e la comodità della consegna gratuita a domicilio, con garanzia di sicurezza sulla catena del freddo. Da allora, i caratteristici furgoncini Bofrost e la professionalità dei suoi venditori sono diventati una presenza familiare per oltre un milione di famiglie clienti. La sede di Bofrost è a San Vito al Tagliamento (PN) e conta più di 50 filiali in tutta Italia. Attualmente, lavorano per Bofrost più di 2.800 persone e il catalogo, con le sue due edizioni invernale ed estiva, supera le 450 referenze. L’introduzione dei prodotti freschi è stata una grande evoluzione degli ultimi anni, che rappresenta oggi il 10% del fatturato dell’azienda.

Come garantite la qualità dei vostri prodotti surgelati? Quali sono i vantaggi rispetto a un prodotto fresco?

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La qualità in Bofrost inizia con un’accurata ricerca delle materie prime nelle aree geografiche dove la qualità è migliore, con attenzione anche alla stagionalità. I fornitori sono selezionati con cura e sono sottoposti a controlli in tutte le fasi della lavorazione, surgelazione, vendita e consegna. Ulteriori controlli vengono effettuati nella centrale di San Vito al Tagliamento, come la verifica della temperatura, idoneità di confezionamento, analisi di scomposizione, microbiologiche e chimiche. Nelle nostre cucine, i cuochi seguono modalità di preparazione prestabilite e sottopongono le specialità alimentari al giudizio di un’equipe addestrata di assaggiatori. Infine, vengono applicati rigorosi controlli nel trasporto dei prodotti per garantire che la sicurezza della catena del freddo a -18°C sia sempre mantenuta fino a casa del consumatore finale. Ogni anno, Bofrost esegue oltre un milione di controlli e ogni prodotto subisce in media 48 ore di controlli incrociati. La surgelazione offre molti vantaggi, permettendo di selezionare i prodotti nel loro “momento migliore” (per esempio, gli ortaggi alla loro maturazione ottimale) e di conservarli nel modo più naturale.

Nel vostro catalogo ci sono anche diverse ricette di carne. Come scegliete le carni da utilizzare?

Selezioniamo solo fornitori in linea con le certificazioni di qualità internazionali, ai quali aggiungiamo requisiti aggiuntivi dettati da Bofrost. Verifichiamo l’ottemperanza tramite audit e ispezioni. Con i nostri fornitori miriamo a instaurare rapporti di collaborazione per il miglioramento continuo.

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Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost Italia

Negli ultimi tempi avete notato cambiamenti negli acquisti di prodotti di carne?

L’ultimo decennio ha visto una riduzione parziale del consumo di carne a favore di fonti proteiche vegetali o di prodotti arricchiti con proteine. Dopo il 2020, però, si rileva un trend positivo nella spesa che le famiglie dedicano alla carne, una spesa guidata sempre più dall’attenzione verso la sostenibilità della filiera alimentare, le certificazioni e la provenienza dei prodotti. Grande attenzione viene riservata all’etichetta e alla qualità dei prodotti da parte di un consumatore sempre più consapevole e attento all’ambiente.

Ci può raccontare l’impegno di Bofrost per il benessere animale?

Per promuovere un cambiamento concreto e positivo nell’intera filiera, orientandola verso il benessere animale, crediamo che sia giusto accompagnare i fornitori in una transizione graduale, che permetta di adattarsi ai nuovi standard in maniera adeguata. Il nostro team sta già pianificando e definendo una tabella di marcia con il supporto di Compassion In World Farming, l’organizzazione internazionale leader nel benessere degli animali allevati a scopo alimentare. Per quanto riguarda la filiera del pollo, siamo allineati con la nostra casa madre tedesca che ha sottoscritto, a nome di tutti i paesi in cui opera, compresa l’Italia, l’impegno ECC (European Chicken Commitment), con cui le aziende si impegnano a raggiungere determinati standard di benessere animale entro il 2026. Ogni nazione ha un team interno dedicato a questo: stiamo cercando di convertire i prodotti esistenti e di sviluppare nuovi prodotti dando la priorità alle materie prime sostenibili.

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Annarita Cacciamani

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