Fondata nel 1969, l’azienda con sede a Ferrara si è negli anni ampliata e conta oggi anche un piccolo ristorante e un’accademia per i professionisti del settore carni. Fin dalla sua fondazione, l’azienda ha sempre prestato una particolare attenzione al rispetto dell’ambiente e del territorio fino a diventare società benefit. Ne abbiamo parlato con il titolare Lorenzo Rizzieri.
Lorenzo, quando nasce e come è cresciuta nel tempo la macelleria Fratelli Rizzieri?
La macelleria Fratelli Rizzieri nasce nel 1969, fondata da mio padre e dal suo fratello gemello. Nel tempo ci siamo ingranditi, aprendo prima una piccola bottega poi un laboratorio per i salumi. Nel 2013 abbiamo ristrutturato il laboratorio, portando qui la nostra sede. Abbiamo chiuso la bottega più piccola e da poco più di un anno abbiamo aperto un nuovo punto vendita affiancato da un ristorante.
Perché avete scelto di diventare una società benefit?
È stata una scelta naturale. Ci siamo resi conto che, di fatto, le nostre attività avevano già i requisiti di una società benefit: e quindi diventarlo è stata l’occasione per certificare e mettere un sigillo sul nostro modo di lavorare. Siamo sempre stati molto sensibili all’ambiente e al territorio, già quando parlare di “sostenibilità” non andava così di moda. Per esempio, non abbiamo mai comprato da distributori ma soltanto da allevamenti personalmente visitati, studiati e selezionati.
Cos’è la Filiera Rizzieri e chi ne fa parte?
La Filiera Rizzieri è una filiera certificata, che segue un disciplinare e di cui abbiamo registrato il marchio. È stato redatto un disciplinare per ogni tipologia di carne. Tutto ruota attorno a tre pilastri: il benessere animale, l’alimentazione degli animali e la sostenibilità ambientale. Gli allevamenti che vogliono collaborare con noi devono rispettare quanto previsto nei disciplinari, che forniamo loro ancora prima di iniziare a lavorare insieme, perché riteniamo fondamentale che i nostri fornitori condividano la nostra filosofia. Ogni anno facciamo controlli a campione sulle carne e pubblichiamo i risultati delle analisi sul nostro sito web. La trasparenza è massima.
Quali strategie di marketing utilizzate? Cosa vi distingue dalle altre macellerie?
Utilizziamo molto i social. Facciamo una programmazione bimestrale che rispettiamo e a cui aggiungiamo alcune pubblicazioni estemporanee. Nel 2014 ho aperto un canale YouTube per spiegare il dietro le quinte della macelleria. Abbiamo circa due milioni di visualizzazioni totali: questa iniziativa ci ha aiutato a farci conoscere. Inoltre, organizziamo eventi particolari. Per esempio, portiamo i nostri clienti a visitare gli allevamenti da cui ci riforniamo. È qualcosa che non fa nessun’altra macelleria e quindi ha parlato di noi anche la stampa. Ritengo che a differenziarci dagli altri sia proprio la massima trasparenza su tutta la nostra filiera, che trova il suo punto più alto nella pubblicazione dei risultati delle analisi che facciamo.
Come avete visto cambiare il consumo di carne negli anni?
Dal 2020 c’è stato un cambiamento importante, con un calo delle vendite generalizzato. Oggi il consumatore è diverso rispetto al 2019 e bisogna capire come si muove e cosa cerca. Bisogna poi prendere atto del fatto che le persone cucinano meno e mangiano meno a casa. Cercano qualcosa di veloce, congelato o già pronto. Le vendite di surgelati sono aumentate del 35%. Anche noi ci siamo adattati al trend, proponendo piatti già pronti oltre alla carne fresca. Per quanto ci riguarda, abbiamo avuto un calo di vendite lo scorso anno ma ora stiamo ritornando quasi ai livelli del 2019. Credo che ci aiuti molto il fatto di avere carni di alta qualità e di alto valore nutrizionale. Ed è per questo infatti che collaboriamo con allevamenti e medici.