9 Settembre 2024, 14:47
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Settore dei bovini: nuove regole ambientali e IVA agevolata

di Angelina Tortora
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Cambiamenti significativi nelle normative a livello europeo e nazionale. Mentre nel voto del Parlamento Europeo gli allevamenti bovini rimangono esclusi dalle nuove regole ambientali per le emissioni industriali, in ambito nazionale l’IVA agevolata per gli allevamenti di bovini e suini è stata ridotta al tasso ordinario del 7% dal 2023.

 

Il Parlamento di Strasburgo ha recentemente votato sulla riforma della direttiva sulle emissioni industriali (Industrial Emission Directive IED), approvando la propria posizione a metà luglio. La riforma mira a ridurre ulteriormente l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo causato dagli impianti industriali. Tuttavia, gli allevamenti bovini sono stati esclusi dall’estensione della Direttiva, mantenendo invariati i regolamenti esistenti per questo settore. Mentre la Direttiva sarà applicata ad altri settori, come le miniere e i grandi impianti produttori di batterie, gli allevamenti di bovini non saranno soggetti a nuove regole ambientali.

Il Parlamento Europeo ha deciso di mantenere le norme attuali per gli allevamenti di suini con più di 2.000 posti per la produzione di suini (oltre 30 kg), o con più di 750 posti per scrofe, e quelli di pollame con più di 40.000 posti, nonché le aziende agricole con almeno 750 unità di bestiame (UBA). Tuttavia, il Parlamento non ha sostenuto l’estensione di queste norme agli allevamenti di bovini, contrariamente alla proposta iniziale della Commissione, che voleva includere anche gli allevamenti di bovini con almeno 150 UBA. Inoltre, il Parlamento ha sottolineato l’importanza di garantire che i produttori al di fuori dell’UE rispettino requisiti simili alle norme comunitarie per evitare distorsioni nella concorrenza.

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Photo: Pexels / cottonbro studio

Dietro front normativo: IVA agevolata per bovini e suini

Passando all’ambito nazionale, è stata recentemente introdotta un’agevolazione fiscale riguardante l’IVA per gli allevamenti di bovini e suini nel settore agricolo. Il decreto “Sostegni-bis” aveva inizialmente offerto un’agevolazione che permetteva agli allevatori di applicare una percentuale di compensazione del 9,5% per le cessioni di bovini e suini vivi, sostituendo la detrazione IVA. Tuttavia, questa agevolazione è stata temporanea e si è esaurita alla fine del 2022, riportando la percentuale ordinaria dell’IVA al 7% dal 1° gennaio 2023.

Questa modifica ha impattato su allevatori e imprenditori agricoli che utilizzano il regime speciale IVA previsto dall’articolo 34 del decreto IVA, che ora devono tornare a pagare l’IVA al tasso ordinario del 7% per le vendite di bovini e suini vivi. Il decreto ha anche comportato la riformulazione dei quadri TA (operazioni attive) e TB (operazioni passive). Inoltre la “Tabella generale dei codici di carica” ha subito una modifica con una nuova descrizione per il codice 3, riflettendo le recenti disposizioni fiscali per il settore agricolo.

 

Angelina Tortora

Photo cover: iStock / NicoElNino

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