Emanuela Bigi, Marketing manager: «Siamo fortemente legati all’Emilia Romagna. Lavoriamo carni da allevamenti sostenibili e che rispettano rigorosi standard igienico-sanitari e di benessere animale»
Veroni è uno dei più noti marchi italiani di salumi. Con sede in provincia di Reggio Emilia, è un’azienda fortemente legata al suo territorio, l’Emilia Romagna, dove nascono il prosciutto di Parma e tanti altri salumi. L’altra faccia della medaglia è l’attenzione all’innovazione, al benessere animale e alla sostenibilità. Ne abbiamo parlato con Emanuela Bigi, Marketing manager di Veroni.
Perché un consumatore dovrebbe scegliere di acquistare i vostri prodotti?
La risposta sta nell’alta qualità dei nostri prodotti “Made in Emilia- Romagna”, nel know-how acquisito e nella solida storia alle spalle. Siamo nati quasi 100 anni fa, nel 1925, e nel corso del tempo, partendo dal nostro amore per i salumi, in particolare per la mortadella, ci siamo specializzati nella produzione di una vasta gamma di prodotti di altissima qualità. La nostra esperienza è strettamente legata al territorio, dove risiedono i 7 stabilimenti specializzati per tipologia di prodotto. A Correggio (Reggio Emilia) produciamo mortadelle e prodotti da libero servizio; a Langhirano, Sala Baganza e Capoponte (Parma) i prosciutti di Parma e i crudi stagionati; a Gazzata di S. Martino in Rio (Reggio Emilia) i prosciutti cotti e arrosto; a Castel Guelfo e Borgo Tossignano (Bologna) i salami tradizionali e la salsicceria.
Gli stabilimenti utilizzano tecnologie sofisticate e innovative, continuando a offrire la qualità di un laboratorio artigiano e allo stesso tempo l’affidabilità propria di un’industria al passo con le sfide del mercato.
Come selezionate le carni da utilizzare nelle vostre produzioni? Quali standard devono rispettare i vostri fornitori?
C’è un rapporto storico con la maggior parte dei fornitori, con i quali abbiamo relazioni consolidate e di fiducia. Si tratta di partner certificati che rispettano le normative europee in tema di controlli, sicurezza e benessere animale, che in Europa sono stringenti. Il nostro approvvigionamento avviene sia da fornitori italiani che da allevamenti europei selezionati in Spagna, Olanda e Danimarca. Nel 2022 abbiamo avviato l’iter per la certificazione sulla Responsabilità Sociale SA8000, che abbiamo recentemente conseguito e che prevede tra le altre cose una severa valutazione dei fornitori sulla base di criteri sociali. Nello specifico, oltre a dover seguire il Codice Etico aziendale, la catena di fornitura deve seguire determinati standard di sostenibilità e specifiche certificazioni. Altrettanto importante per i fornitori è la gestione dei temi sociali, come il lavoro minorile, il lavoro forzato, la salute e la sicurezza sul lavoro e la discriminazione.
Come viene garantita la sicurezza dei vostri prodotti dal punto di vista igienico-sanitario?
Utilizziamo sofisticati protocolli di sicurezza igienico-sanitaria non solo per la produzione, ma anche per gli ambienti, il personale e il servizio di consegna dei clienti. Ciò consente di identificare e monitorare eventuali punti critici nel processo di produzione secondo l’approccio HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). Inoltre, Veroni offre un’ulteriore garanzia della sicurezza e della qualità aderendo agli standard internazionali volontari IFS (International Food Standard) e BRCGS (Brand Reputation Compliance Global Standards), che coprono tutti gli aspetti igienico-sanitari nella produzione alimentare.
Veroni ha da poco pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità. Quali sono i punti salienti?
Tra le misure intraprese per delineare la nostra strategia ESG, c’è innanzitutto l’impegno verso l’ambiente. Dai packaging innovativi con il 75% in meno di plastica rispetto alle tradizionali vaschette, ai nuovi impianti di lavaggio all’utilizzo di acqua di pozzo per ridurre i consumi idrici fino al calcolo della carbon footprint per definire l’impatto ambientale della produzione. La governance di Veroni ha puntato inoltre su una politica di welfare aziendale sensibile alle esigenze e alla formazione dei dipendenti, puntando su benefit, soluzioni salva-tempo e sulla flessibilità degli orari. Grande importanza è stata data alla formazione con una particolare attenzione per i dipendenti neoassunti, che seguono specifici protocolli di ingresso. Sul piano dell’impegno con gli stakeholder e la comunità di riferimento, abbiamo dato vita a importanti partnership e collaborazioni con associazioni locali e onlus, a partire dagli Insuperabili, realtà che ha generato negli anni un network di scuole calcio, nuovi modelli di crescita e integrazione per ragazzi e ragazze con disabilità. In un anni abbiamo inoltre donato più di 11mila kg di prodotti.
Tra i vostri impegni c’è anche quello per il benessere animale?
Nella gestione della catena di fornitura secondo i criteri ESG, la nostra priorità è mappare ogni Paese dell’Unione Europea che abbia uno standard per la tutela del benessere animale e selezionare e controllare che i nostri fornitori seguano scrupolosamente la normativa legate agli standard di benessere degli animali da allevamento.